Scrivere è una questione di ispirazione: e l'ispirazione non s'insegna
L'arte di scrivere -u0026nbsp;Antoine Albalat - 1899

Vita da scrittore

Nel mio immaginario di bambina, lo scrittore era un personaggio solitario, un uomo panciuto e barbuto che, al tramonto, contemplava l’orizzonte, l’oceano piatto e il cielo aranciato, dal promontorio di un faro su una sperduta isola dall’erba verde smeraldo; tra le labbra una pipa e in mano un bicchiere di whisky invecchiato.

Nelle mie convinzioni da adolescente, lo scrittore era un personaggio che passava il suo tempo nella veranda dipinta di bianco di una casa in stile coloniale, in mezzo al verde di un parco boscoso; in una mano un bicchiere di tè freddo, nell’altra una matita per segnare le eleganti note a margine di un manoscritto e lo schermo del pc su cui scorrono sempre pagine piene di parole stupende.

Nella mia consapevolezza di donna adulta lo scrittore ha scadenze ben definite, richieste da parte della case editrice e compromessi fatti con l’editor. Partecipa a riunioni d’affari, ha un collaboratore, possibilmente professionista, che segue i suoi profili social, qualcuno con comprovata competenza che sceglie i pezzi del suo guardaroba e, un giorno, qualcuno che scrive i libri che lo scrittore poi firma pieno di idee valide ma senza il potenziale per svilupparle, gli manca il tempo, la concentrazione, la predisposizione d’animo perché scrivere è il lavoro che deve pagare lo stipendio a lui e tutti i suoi collaboratori, eppure, ogni volta che può ordina whisky e tè freddo. Scrivere è un lavoro impegnativo come gli alti, quando è un lavoro.

Un lavoro semplice

Per un lungo periodo della mia realtà quotidiana da responsabile di area in una multinazionale, la scrittrice, una donna in questo caso, è stata una figura mitologica: aveva un lavoro d’ufficio che le occupava quasi sessanta ore a settimana e vagonate di ferie arretrate che forse non sarebbe mai riuscita a fare; il piano della cucina pieno di piatti da mettere in lavastoviglie perché era una maniaca del controllo e non voleva un aiuto domestico, un calendario fitto di impegni e il tempo per scrivere risicato al minimo, rubato nelle pause pranzo che avevano ormai frequenza bimestrale, qualche ora racimolata alla sera o nei week end, diversi Megabite di note audio piene di appunti raccolti direttamente dalla bocca dei protagonisti nei luoghi più improbabili (l’auto, il supermercato, la lavanderia sotto casa) e fogli pieni di scene abbozzate buttando un occhio alla tastiera e uno all’orologio che segnava spesso le due del mattino. Scrivere non è un lavoro semplice, quando non è un lavoro.

Plot twist

Scrivere per passione non è un  lavoro, quindi, godetevi il piacere di scrivere come avevate immaginato da bambini!

Oggi pomeriggio, un due di dicembre non troppo freddo ma già agghindato a festa, la scrittrice è diventata una donna consapevole delle sue priorità che ama tante cose e sta spendendo un lunedì di ferie che si è conquistata con fatica e duro lavoro, comoda in poltrona con accanto un ateo albero di Natale, il calore di un pregiatissimo tè orientale, e l'immenso piacere di poter scrivere senza scadenze e la propria soddisfazione personale come unica ricompensa.

Scrivere, un atto puramente egoistico? Ovviamente sì. Chi non lo far per soddisfare il proprio ego lo fa per il piacere che ne trae, o una o l’altra e tutto si riconduce a questo.

L'attitudine

Forse la mia idea di come sia la vita da scrittore si è evoluta di pari passo con il mio cinismo. Ci sono tanti, tantissimi scrittori e scrittrici che non rientrano in nessuno delle mie precedenti caratterizzazioni o ci rientrano solo in parte perché ognuno di noi è o può essere uno scrittore, chiunque di noi che provi un discorso allo specchio o rimugini su come dare una notizia o mettere a conoscenza qualcuno di un informazione, chiunque immagini il momento in cui incontrerà chi adesso gli manca o pensi alle bellezze che incontrerà nel suo prossimo viaggio, chiunque sia malinconico o solo nostalgico.

La tecnica di scrittura, la proprietà di linguaggio e la capacità di affascinare il lettore sono sicuramente d’aiuto ma sono scrittori sia i buoni che i cattivi scrittori indipendentemente che abbiamo o meno tecnica e capacità o un qualche tipo di talento. Scrivere è un’attitudine, la tecnica si impara e la competenza si acquisisce, è la passione quella che non deve mancare. Quello che conta di uno scrittore è solo ed esclusivamente la percezione che egli ha di sé stesso. Scrivere è un mestiere solitario, tutto il resto che gira intorno alla scrittura non è altro che business. L'unico pensiero di cui dovrebbe occuparsi lo scrittore dovrebbero essere le parole, gli occhi con cui le legge dal mondo e dai volti della gente, il tè, il whisky o, tuttalpiù, il tè al whisky.

Nella pratica

Bisogna comunque avere le idee chiare

  • “Voglio diventare uno scrittore ricco e famoso”

  • “Voglio scrivere un romanzo che resterà nella storia”

  • “Voglio scrivere e basta”

Se volete diventare uno scrittore per lavoro, che scrive e guadagna, non scriverete nei ritagli di tempo e agirete di pancia. Farete un piano preciso sia per quello che riguarda l'aspetto creativo che per quello gestionale e dovete studiare perché se deve essere un lavoro non ci si può improvvisare, bisogna essere preparati e competenti.

Se, invece, volete scrivere e basta, andate alla vostra velocità, definite tempi e priorità ma cercate comunque di seguire un progetto, se anche dovesse trattarsi soltanto del progetto di passare un pomeriggio piacevole con i vostri protagonisti. Se volete scrivere per piacere o per voi stessi fatelo e se ci guadagnerete qualcosa tanto meglio, altrimenti andrà bene lo steso.

Un ottimo modo per iniziare la propria vita da scrittore, se non siete sicuri di cosa scegliere come obiettivo finale, è quello di provare, iniziate a scrivere e a studiare. Un passo alla volta capirete cosa fa per voi.

Essere uno scrittore

La qualità di uno scrittore non si definisce con il numero di ore in cui scrive, legge o vive, ma solo per l’effetto che fanno le parole che mischia, la sopraffina arte dello scrivere per il proprio piacere. Quindi immaginate la scena, fatela vostra, e iniziate a scrivere.